Cuba convoca a una mobilitazione per la pace e contro un intervento imperialista in America Latina

Il Governo Rivoluzionario reitera la sua ferma e invariabile solidarietà con il Presidente Costituzionale Nicolás Maduro Moros, la Rivoluzione Bolivariana e Chavista e l’unione civico-militare del suo popolo, e chiama tutti i popoli e i governi del mondo a difendere la pace.

Il ministro delle Relazioni Estere della Repubblica di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla, ha chiamato ieri, martedì 19,  in  una conferenza stampa l’organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) a difendere la sovranità del popolo venezuelano e a non permettere alcun concetto d’intromissione nei temi interni di questa nazione, così come la violazione del Diritto Internazionale.

«Meno di una quarta parte degli Stati riconosciuti dalla ONU s’immischia nei temi interni del Venezuela, Si deve separare le propaganda dalla realtà», ha sostenuto il Cancelliere.

«Misure unilaterali e quindi illegali sono applicate contro la fraterna

Repubblica Bolivariana del Venezuela, e sono in marcia inoltre una grande campagna di comunicazione e di politica che generalmente sono preludio di azioni di maggior importanza da parte del Governo nordamericano», ha spiegato  Bruno Rodríguez.

«Cuba convoca a una mobilitazione per la pace, contro un intervento dell’impero in America Latina, contro la guerra e al di sopra del differenze politiche o ideologiche. In questa circostanza si può essere solo a favore della pace e contro la guerra», ha aggiunto il Cancelliere.

«Trump ha detto che il socialismo promette l’unità ma provoca odio e divisione , con uno straordinario cinismo e ipocrisia. È il rappresentante di un governo amorale», ha segnalato Rodríguez.

Il ministro delle Relazioni Estere ha impugnato l’intimidazione di Donald Trump davanti a chi «ha deciso di costruire la base delle nazioni in maniera indipendente e socialista.

«Il presidente Donald Trump si sbaglia, il futuro di Cuba è già qui. Con misure addizionali di blocco e o senza queste, il futuro di Cuba lo decidiamo i cubani e le cubane», ha detto Rodríguez Parrilla.

«Costruiamo il nostro stesso cammino e ci prepariamo per un grande trionfo  nei prossimi giorni. Abbiamo  scritto tra tutti questa nuova Costituzione e voteremo per lei il 24 febbraio», ha reiterato.

Il Governo Rivoluzionario della Repubblica di Cuba ha già denunciata con una Dichiarazione recente la scalata delle pressioni  e delle azioni del Governo degli Stati Uniti per preparare un’avventura militare camuffata da “intervento umanitario” contro la  Repubblica Bolivariana del Venezuela, ed ha chiamato la comunità internazionale a mobilitarsi per impedire che si consumi.

È  indispensabile ricordare che condotte simili e pretesti uguali erano stati adottati dagli Stati Uniti nel preludio delle guerre contro la Yugoslavia, l’Iraq e la Libia, al prezzo d’immense perdite di vite umane e di enormi sofferenze.

Aggiunge che il Governo statunitense tenta d’eliminare l’ostacolo  maggiore,  rappresentato dalla Rivoluzione Bolivariana e Chavista, per l’esercizio del dominio  imperialista su  «Nuestra América» e il furto al popolo del Venezuela della prima riserva certificata di petrolio del mondo, e di altre preziose  e strategiche risorse naturali.

«Si decidono oggi in Venezuela la sovranità e la dignità dell’America Latina e dei Caraibi, dei popoli del Sud. Si decidono anche la sopravvivenza delle norme

del Diritto Internazionale e della Carta delle Nazioni Unite; si definisce se la legittimità di un governo emana dalla volontà espressa e sovrana del suo popolo o dal riconoscimento di potenze straniere», esprime il testo della Dichiarazione.

Il Governo Rivoluzionario –si afferma nel documento– reitera  la sua ferma e invariabile solidarietà con il Presidente Costituzionale Nicolás Maduro Moros, la Rivoluzione Bolivariana e Chavista e l’unione civico-militare del suo popolo e richiama  tutti i popoli e i Governi del mondo a difendere la pace.

(Traduzione GM – Granma Int.)

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