Cuba condanna la decisione degli Stati Unti d’ostacolare i viaggi dei cittadini cubani
Il 15 marzo, l’Incaricata degli Affari degli Stati Unit a L’Avana, Mara Tekach, ha annunciato che a partire dal 18 del presente mese gli Stati Unti ridurranno per i cittadini cubani il tempo di validità del visto B2 da 5 anni a 3 mesi, con una sola entrata con il presunto fine d’equiparare questi tempi con il tempo di validità che concede Cuba ai viaggiatori statunitensi.
In questa maniera, il governo degli Stati Uniti incrementa gli ostacoli per le visite familiari e con altri propositi.
Il Ministero delle Relazioni Estere condanna questa decisione che costituisce un ostacolo addizionale all’esercizio del diritto dei cittadini cubani di visitare i loro familiari in questo paese.
Questa misura si somma alla chiusura dei servizi del Consolato degli Stati Uniti a L’Avana e all’interruzione ingiustificata del rilascio dei visti ai cubani, obbligandoli a viaggiare in terzi paesi, senza garanzie di sorta per la consegna dei visti e mancando all’impegno della quota di visti stabilita dagli Accordi Migratori.
Questa decisione impone anche alti costi economici ai viaggi familiari e di scambio in molti settori. Non è vero che questa decisione è stata presa con un criterio di reciprocità, dato che Cuba offre tutte le facilità per far sì che i cittadini statunitensi, in qualsiasi parte del mondo includendo gli stessi Stati Uniti ottengano un visto che si rilascia al momento, per viaggiare a Cuba.
Se gli Stati Uniti vogliono realmente applicare la reciprocità, dovrebbero aprire immediatamente il loro consolato a L’Avana, riprendere il processo di rilascio dei visti che hanno interrotto in maniera arbitraria e ingiustificata già da più di un anno, ed eliminare la proibizione ai cittadini statunitensi di viaggiare liberamente a Cuba.
Cuba reitera la sua volontà di continuare a lavorare per garantire il flusso crescente di viaggiatori nei due sensi in maniera regolare, ordinata e sicura.
L’Avana , 16 marzo 2019. ( GM- Granma Int.)