Dichiarazione dell’XXIV Vertice di Capi di Stato e di governo dell’ALBA-TCP
“Celebrazione in occasione del 20° anniversario della fondazione dell'ALBA-TCP”.
“Un abbraccio che segna il corso della nostra storia”.
Noi, Capi di Stato e di Governo dei paesi dell'Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America - Accordo Commerciale dei Popoli (ALBA-TCP) riuniti a Caracas, Venezuela, il 14 dicembre 2024, nell'ambito del ventesimo anniversario della fondazione dell'ALBA-TCP:
Riaffermando il nostro fermo impegno nei confronti della Dichiarazione congiunta Cuba-Venezuela e dell'Accordo per l'attuazione dell'ALBA, nonché i documenti di adesione dei Paesi membri, che costituiscono l'atto di nascita di questa grande Alleanza Bolivariana che oggi celebra vent'anni di successi, conquiste e obiettivi da raggiungere,
Convinti che l'unico modo per affrontare e sconfiggere le sfide imposte dall'attuale ordine internazionale ingiusto ed escludente, in particolare per le nazioni in via di sviluppo, è attraverso l'integrazione, la solidarietà e l'unità dei nostri popoli,
- Ricordiamo con profondo sentimento americano il trentesimo anniversario dell'abbraccio tra i comandanti Hugo Chávez Frías e Fidel Castro Ruz, che ha suggellato il corso della storia contemporanea dell'America Latina e dei Caraibi. Ricordiamo quel giovane militare, pieno di idee, di obiettivi e di illusioni, che ha realizzato il suo sogno di incontrare il Comandante Fidel Castro Ruz, una figura fondamentale di dignità e resistenza per tutta l'America Latina e i Caraibi.
- Celebriamo il ventesimo anniversario della fondazione della nostra grande Alleanza per l'Unione e l'Integrazione dell'America Latina e dei Caraibi, un'alleanza storica e inedita, con enfasi sulla dimensione sociale, che dalla sua concezione ha come fondamente e epicentro l'essere umano, e si è impegnato a forgiare relazioni basate sulla solidarietà, la complementarietà, la giustizia e la cooperazione.
- Riaffermiamo il nostro impegno e la nostra responsabilità ineludibili per soddisfare i bisogni e difendere gli interessi dei nostri popoli, dei quali siamo servitori, sempre legati all'ordinamento giuridico interno e al rispetto delle norme del diritto internazionale e agli scopi e ai principi della Carta delle Nazioni Unite.
- Riaffermiamo il nostro impegno incrollabile per la difesa dei valori democratici, il rispetto della volontà popolare espressa nelle urne e la promozione di sistemi politici inclusivi che garantiscano la partecipazione attiva di tutti i settori della società. Condanniamo fermamente l'uso di discorsi di odio, la disinformazione e strategie di polarizzazione che cercano di destabilizzare le nostre democrazie, di corrodere la coesistenza pacifica tra i nostri popoli e di realizzare colpi di Stato.
- Sottolineiamo l'importanza di rilanciare e di approfondire i principi e i valori fondanti dell'ALBA-TCP, in un mondo sfidante in cui il fascismo e il neofascismo minacciano il diritto dei popoli di godere della pace.
- Riaffermiamo l'importanza e il nostro impegno a difendere la “Proclamazione dell'America Latina e dei Caraibi come Zona di Pace”, che, a dieci anni dalla sua approvazione nel II Vertice della CELAC a L'Avana, Cuba, nel gennaio 2014, rimane pienamente valida.
- Riaffermiamo la nostra convinzione di costruire politiche esterne che privilegino la depatriarcalizzazione, la giustizia climatica e la decolonizzazione come principi fondamentali per la trasformazione delle nostre società. Sosteniamo lo sradicamento di tutte le forme di oppressione e discriminazione basate sul genere, sull'etnia o sulla cultura, promuovendo sistemi di giustizia e di coesistenza che rispettino la dignità e i diritti di tutte le persone, in armonia con la nostra Madre Terra e i popoli indigeni.
- Respingiamo con forza le misure coercitive unilaterali, arbitrarie, illegali e criminali imposte dal governo degli Stati Uniti contro Cuba, Venezuela e Nicaragua. Queste azioni colpiscono gravemente il benessere e la prosperità dei nostri popoli e costituiscono un'aggressione sistematica volta a imporre un'agenda allineata ai loro interessi geopolitici. Rappresentano inoltre una flagrante violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite.
- Ribadiamo la nostra ferma condanna del genocida e illegale blocco economico, commerciale e finanziario imposto dal governo degli Stati Uniti d'America contro Cuba e sottolineiamo lo storico sostegno degli Stati membri dell'Alleanza alla Risoluzione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite “Necessità di porre fine all'embargo economico, commerciale e finanziario, imposto dagli Stati Uniti d'America contro Cuba”.
- Chiediamo l'esclusione di Cuba dalla spuria e arbitraria lista unilaterale del Dipartimento di Stato americano di paesi presunti sponsor del terrorismo, con un impatto negativo su tutte le sfere della società cubana e sul benessere del suo popolo, nel rafforzare la criminale guerra economica e aumentare le difficoltà per inserirsi nel commercio internazionale, effettuare operazioni finanziarie e acquisire risorse essenziali.
- Riaffermiamo la giusta rivendicazione di ricevere riparazioni e risarcimenti dovuti al colonialismo, gli orrori della schiavitù, la tratta transatlantica di esseri umani e il genocidio perpetrato contro i popoli indigeni.
- Ripudiamo le richieste per l’accesso al finanziamento di sviluppo dei popoli del Sud, con l'imposizione di una visione che non prevede le vulnerabilità agli impatti negativi del cambiamento climatico, soprattutto per i piccoli Stati insulari in via di sviluppo.
- Concordiamo di coordinare una strategia congiunta per difendere il diritto inalienabile del popolo di Haiti al godimento della pace e all'esercizio genuino della propria sovranità e indipendenza in spazi multilaterali come la CELAC.
- Esprimiamo il nostro più fermo sostegno al diritto inalienabile del popolo di Porto Rico all'autodeterminazione e alla piena indipendenza come nazione latinoamericana e caraibica. Accompagniamo il popolo di Porto Rico nella sua lotta per l'indipendenza e la sovranità nazionale.
- Esprimiamo il nostro più fermo ripudio e condanna delle azioni terroristiche perpetrate dallo Stato di Israele contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza, e la sua responsabilità nel perpetuare una spirale di violenza e destabilizzazione nella regione. Queste azioni hanno provocato la morte di cittadini di diverse nazionalità e il brutale assassinio di migliaia di civili innocenti, compresi bambini, anziani e donne, scatenando una delle peggiori catastrofi umanitarie del nostro tempo. In tal senso, adottiamo il Comunicato Speciale sulla Palestina, allegato alla presente Dichiarazione.
- Rinnoviamo le nostre aspirazioni per la caduta dell'imperialismo e l'emergenza di un nuovo ordine multipolare, caratterizzato da relazioni di rispetto e cooperazione per lo sviluppo economico, politico e sociale dei popoli del mondo. Applaudiamo il ruolo fondamentale dei BRICS e l'adesione a questo blocco di alcuni Paesi della nostra Alleanza, come un passo positivo verso la prosperità del nostro continente.
- Accogliamo con favore i preparativi per il bicentenario della Bolivia, ora Stato Plurinazionale della Bolivia, che nel 2025 commemorerà 200 anni di indipendenza, resistenza e lotta. Celebriamo la sua storia, forgiando la sua identità nel corso delle generazioni insieme alle 36 Nazioni indigene e contadine, come Paese democratico, libero e sovrano.
A 200 anni dalla convocazione del Congresso Anfitrionico di Panama da parte del liberatore Simón Bolívar e della gloriosa vittoria della Battaglia di Ayacucho, innalziamo i nostri vessilli di libertà, indipendenza e sovranità per continuare a lottare per l'unione degli interessi e delle relazioni dell'America Latina e dei Caraibi, accompagnati dallo spirito libertario di Simón Bolívar, José Martí, José de San Martín, Antonio José de Sucre, Bernardo O'Higgins, Alexandre Pétion, Francisco Morazán, Augusto Calderón Sandino, Maurice Bishop, Marcus Garvey, Túpac Katari, Bartolina Sisa, Joseph Chatoyer e altri eroi, e insieme alle nostre dottrine bolivariane, martiane e sandiniste, con un netto rifiuto dei postulati della Dottrina Monroe.
Caracas, il 14 dicembre 2024