Cuba denuncia e avverte dagli attacchi israeliani indiscriminati a Damasco e Beirut, anche vicino alle loro sedi diplomatiche.

Dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri

Il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Cuba condanna, con la massima fermezza, i continui attacchi aerei perpetrati dalle forze governative israeliane contro aree residenziali di Beirut e Damasco, in flagrante violazione del Diritto Internazionale, compreso il Diritto Internazionale Umanitario.

Cuba denuncia, in particolare, l'attacco aereo condotto il 14 novembre dalle forze israeliane che occupano il Golan siriano contro il quartiere residenziale di Mezzeh, a Damasco, dove si trovano le sedi diplomatiche e gli uffici delle Nazioni Unite accreditate in Siria.

Denunciamo, negli stessi termini, gli attacchi quotidiani israeliani nel sobborgo sud di Beirut, vicino al quartiere di Hazmieh.

Questi attacchi sono avvenuti in luoghi molto vicini alle sedi diplomatiche cubane a Damasco e Beirut.

Il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Cuba ha richiesto l'attenzione del Segretario Generale delle Nazioni Unite su questa denuncia e chiede che il Consiglio di Sicurezza eserciti la sua responsabilità primaria per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, come stabilito dalla Carta delle Nazioni Unite.

Nello stesso senso, chiediamo anche l'impegno del Presidente dell'Assemblea Generale di questa Organizzazione.

Gli atroci crimini commessi da Israele hanno causato decine di morti e feriti tra la popolazione civile, compresi donne e bambini, e hanno provocato la completa distruzione di edifici residenziali.

Queste azioni fanno parte della politica aggressiva dello Stato di Israele contro le nazioni del Medio Oriente, come dimostrano il genocidio commesso contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania, gli attacchi in Libano e altre aggressioni ai territori siriani.

Israele, la potenza occupante, ha il sostegno militare, logistico e politico del governo degli Stati Uniti, che gli garantisce l'impunità e ha portato a una pericolosa escalation che compromette ulteriormente la stabilità e la sicurezza regionale e internazionale.

Cuba, pur esprimendo la propria solidarietà alle nazioni attaccate da Israele, chiede di proseguire i legittimi sforzi internazionali per raggiungere la pace e un cessate il fuoco immediato e permanente, che eviterebbe un'ulteriore escalation di un conflitto che è già costato la vita a decine di migliaia di civili, tra cui donne, anziani e bambini, e ha aggravato la crisi umanitaria a livelli allarmanti in questi popoli della regione.

In conformità con la sua politica estera basata sul rigoroso rispetto della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale, la Repubblica di Cuba ribadisce che la pace in Medio Oriente sarà possibile solo attraverso una soluzione globale, giusta e duratura del conflitto, che includa la creazione di uno Stato palestinese sovrano e indipendente, con i confini precedenti al 1967, con Gerusalemme Est come capitale, e il ritorno dei rifugiati.

Chiede inoltre che venga garantita la piena adesione della Palestina alle Nazioni Unite senza ulteriori ritardi.

La Habana, il 18 noviembre 2024.

(Cubaminrex)

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