Dichiarazione del Ministero degli Affari Esteri
L'Avana, 2 agosto 2022.- Il Ministero degli Affari Esteri della Repubblica di Cuba esprime il suo rifiuto categorico delle azioni volte a ledere l'integrità territoriale e la sovranità della Repubblica Popolare Cinese, condanna l'ingerenza nei suoi affari interni e sottolinea la sua preoccupazione per l'aumento delle tensioni e l’aggravamento della situazione nei confronti di Taiwan, come diretta conseguenza della politica aggressiva e della numerosa presenza militare degli Stati Uniti e dei loro alleati nello Stretto di Taiwan, dei contatti militari e della vendita sistematica di armi, azioni che minano la pace e la sicurezza regionale e internazionale.
Nuove provocazioni, mascherate da contatti ufficiali o visite di alto livello, creano deliberatamente ulteriori pericoli.
Cuba riafferma la sua incondizionata adesione al principio di "una sola Cina" e il riconoscimento di Taiwan come parte inalienabile del territorio di quel Paese.
L'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nella sua risoluzione n. 2758, adottata il 25 ottobre 1971, ha riconosciuto il governo della Repubblica Popolare Cinese come il vero e unico legittimo rappresentante del popolo cinese, che attualmente ha relazioni diplomatiche con 181 paesi, basate sul riconoscimento del principio di "una sola Cina".
Le finalità e i principi della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale devono essere rigorosamente rispettati senza selettività o intenzioni nascoste.
Non si può ignorare il ruolo chiave della Cina come fattore di stabilità ed equilibrio internazionale e l'importanza della sua cooperazione, senza condizionamenti politici, con i paesi in via di sviluppo.
(Cubaminrex)