Onoranze funebri per Gino Doné, l’unico europeo in spedizione sullo yacht Granma
L’ultimo desiderio dell’italiano Gino Doné, l’unico europeo della spedizione sullo yacht Granma, era che le sue spoglie riposassero definitivamente a Cuba, un Paese che amava e al quale ha dedicato parte delle sue lotte più sentite. Proprio il 2 dicembre scorso, nel 67° anniversario dello storico sbarco nella parte orientale di Cuba, le sue ceneri sono state deposte con gli onori militari nel Pantheon dei Veterani della necropoli di Colón all’Avana.
Ad accompagnare questo momento di omaggio all’eccezionale combattente, che partecipò anche come partigiano contro il fascismo nella Seconda Guerra Mondiale, sono stati gli omaggi floreali del Generale dell’Esercito Raúl Castro Ruz e di Miguel Díaz-Canel Bermúdez, primo segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente della Repubblica.
Un omaggio speciale gli è stato reso dal Comandante della Rivoluzione Ramiro Valdés Menéndez; dal Comandante dell’Esercito Ribelle, José Ramón Machado Ventura; dal Generale di Corpo d’Armata Álvaro López Miera, membro dell’Ufficio Politico e Ministro delle Forze Armate Rivoluzionarie (FAR), nonché dai membri della spedizione del Granma.
Tra coloro che hanno espresso la loro gratitudine per la vita e l’opera del combattente italiano c’è stato il presidente dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba, Marco Papacci, che ha ricordato che l’omaggio viene reso in una data storica per le Grandi Antille, quando si celebra anche la Giornata delle FAR.
“Sono passati 67 anni dallo sbarco del Granma e 15 anni dalla morte di Gino Doné, un uomo che ha sempre portato Cuba nel cuore e che ha chiesto di riposare eternamente in questa terra. Dopo gli sforzi di diverse persone e istituzioni, oggi realizziamo la sua volontà”, ha dichiarato Marco Papacci, Presidente dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba.
Il Presidente dell’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba (Anaic), Marco Papacci, ha ricordato la carriera del rivoluzionario, nato il 18 maggio 1924 a Monastier e morto il 22 marzo 2008 nella comunità di San Dona di Piave, in provincia di Venezia.
Papacci ha sottolineato il ruolo di Doné nella lotta come partigiano contro il nazifascismo durante la Seconda guerra mondiale e come negli anni Cinquanta si sia trasferito a Cuba, dove si unì alla lotta rivoluzionaria e partecipò anche alla lotta clandestina.
Ha anche ricordato come Doné si sia unito alla spedizione nel 1956, dopo essersi recato in Messico, inviato dal Movimento 26 luglio con parte del denaro utilizzato per acquistare lo yacht Granma.
Con il grado di tenente del terzo plotone, sotto il comando di Raúl Castro, Doné fece parte del gruppo di 82 uomini che lasciarono il porto messicano di Tuxpan per Cuba, dove sbarcarono il 2 dicembre, ha ricordato il presidente dell’Anaic.
Il presidente dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli (ICAP), Fernando González Llort, ha fatto riferimento ai legami fraterni tra Cuba e l’Italia e ha sottolineato la fedeltà e la lealtà del combattente italiano al leader storico della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro, e al processo rivoluzionario nell’isola.
Ha inoltre ricordato l’incontro tra Doné e Fidel Castro nel 2005, durante la cerimonia del 26 luglio per il 52° anniversario degli assalti alle caserme Moncada e Carlos Manuel de Céspedes, quando gli disse in un abbraccio effusivo: “Sarò con te fino all’ultima goccia di sangue”.
“Questa azione estende il record di solidarietà dell’Anaic a favore della Rivoluzione e i suoi ex e attuali dirigenti possono essere orgogliosi non solo del sostegno politico, dei contributi finanziari e materiali e del supporto mediatico che ci hanno dato nel corso degli anni, ma anche perché hanno collocato in questo luogo sacro uno dei migliori figli d’Italia”, ha detto il presidente dell’ICAP.
González Llort ha anche sottolineato il ruolo di Doné come membro del circolo veneziano dell’Anaic, al quale si è unito dopo il suo ritorno in Italia.
Ad accompagnare le ceneri dello spedizioniere del Granma durante la cerimonia di lutto sono stati gli omaggi floreali del Generale dell’Esercito Raúl Castro e del Presidente cubano Miguel Díaz-Canel, oltre che dei suoi compagni d’armi.
Alla cerimonia ha partecipato anche l’Eroe della Repubblica di Cuba, Ramón Labañino, insieme a due spedizionieri dello yacht Granma e ai membri dell’Associazione di Amicizia Italia-Cuba.
Traduzione: italiacuba.it