All'inizio del Secondo Periodo Ordinario di Sessioni dell'Assemblea Nazionale del Potere Popolare, nella sua X Legislatura, il deputato Rolando González Patricio, presidente della Commissione per le Relazioni Internazionali, ha letto il progetto di Dichiarazione del Parlamento cubano, che è stato ratificato dai deputati in solidarietà con la causa Palestinese.
Di seguito il testo integrale della Dichiarazione approvata:
Dichiarazione dell'Assemblea Nazionale del Potere Popolare della Repubblica di Cuba
Noi, deputati dell'Assemblea Nazionale del Potere Popolare della Repubblica di Cuba, esprimiamo la nostra indignazione per il genocidio che si sta perpetrando contro il popolo palestinese, che evidenzia il fallimento della diplomazia e dell'attuale ordine internazionale nel prevenire tali atti barbarici nel XXI secolo.
Condanniamo l'uccisione di migliaia di palestinesi nella Striscia di Gaza, di cui oltre il 70% sono bambini e donne, a causa dei bombardamenti indiscriminati effettuati da Israele dal 7 ottobre scorso. La situazione attuale è la conseguenza di 75 anni di pratiche israeliane di occupazione e colonizzazione illegale, in flagrante violazione dei diritti inalienabili del popolo palestinese nel proprio territorio.
Ripudiamo con forza gli attacchi a ospedali, scuole, campi profughi, centri delle Nazioni Unite, moschee e altre infrastrutture civili; così come la privazione di acqua, cibo, elettricità, carburante, il blocco degli aiuti umanitari alla popolazione gazana e l'uccisione di decine di professionisti dei media. Tutte queste azioni costituiscono gravi violazioni del diritto umanitario internazionale, del diritto internazionale, dei crimini di guerra e dei crimini contro l'umanità.
Denunciamo con forza la responsabilità e la complicità del governo degli Stati Uniti in questo genocidio, ostacolando l'azione del Consiglio di Sicurezza attraverso l'antidemocratico e obsoleto potere di veto per proteggere gli eccessi del governo israeliano. L'impunità con cui Israele ha storicamente agito può essere spiegata solo dalla fiducia che non ci saranno conseguenze grazie all'appoggio del governo statunitense.
A nome del popolo che rappresentiamo, chiediamo con urgenza un cessate il fuoco immediato e l'inizio dei negoziati tra le parti.
Ribadiamo la necessità di una soluzione globale, giusta e duratura al conflitto israelo-palestinese, sulla base della creazione di due Stati, che consentano al popolo palestinese il diritto all'autodeterminazione e ad avere uno Stato indipendente e sovrano, basato sui confini precedenti al 1967 e con Gerusalemme Est come capitale.
L'Avana, 20 dicembre 2023.