Roma, 23 maggio 2025.- Nel corso di una iniziativa tenutasi oggi nella città italiana di Venezia, è stato riconosciuto il lavoro della Brigata Medica Cubana operante nella regione meridionale della Calabria.
All'iniziativa hanno partecipato l'ambasciatrice cubana in Italia, Mirta Granda, e il dottor Luis Enrique Pérez, capo della missione medica di quel Paese, che hanno presentato l'esperienza della collaborazione sanitaria fornita dai medici cubani negli ospedali calabresi dalla fine del 2022.
L'incontro, svolto al Palazzo Ferro Fini di Venezia, ha avuto come tema “Il ruolo dei medici cubani nel rilancio del Servizio Sanitario Nazionale: l'esempio della Regione Calabria”, ed è stato promosso dalla consigliera regionale Erika Baldin, del Movimento Cinque Stelle (M5S).
Lo scopo, ha spiegato Baldin, è quello di conoscere questa esperienza positiva per valutarne la possibile applicazione nel Veneto settentrionale, “vista la carenza di personale sanitario”.
In dichiarazione a Prensa Latina, l'Ambasciatrice ha evidenziato che questa iniziativa ha reso omaggio anche al 62° anniversario dell'inizio della collaborazione internazionalista medica cubana nel mondo, con una prima missione in Algeria, che da allora ha incluso più di 605.000 medici e specialisti che hanno fornitto servizio in 165 Paesi.
Attualmente, più di 24.000 collaboratori continuano il loro lavoro in 56 Paesi, tra cui l'Italia. Lo scorso 9 maggio è arrivato il quinto contingente di 48 medici cubani per unirsi alla brigata sanitaria in Calabria, già con circa 370 specialisti, che forniscono assistenza sanitaria alla popolazione calabrese in 27 ospedali nelle province di Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria e Vibo Valentia, ha dichiarato Pérez.
I primi 51 specialisti arrivarono in Calabria nel dicembre 2022, altri 120 si sono aggiunti nell'agosto dell'anno successivo, mentre altri 106 si sono uniti al gruppo all'inizio del 2024, seguiti da 66 in ottobre e infine altri 48 sono arrivati all'inizio di maggio 2025.
Questa assistenza sanitaria solidale cubana è la continuazione di quella fornita nel 2020 dalle brigate del Contingente Medico Henry Reeve nelle città settentrionali italiana di Crema e Torino, durante la lotta contro la pandemia di Covid-19.
Fonte: Prensa Latina